I segnali di uscita dalla crisi per il settore cosmetico ci sono e in particolare per la farmacia, che chiude sostanzialmente in pareggio il 2014 (+0,5%) e vede uno slancio verso un +1 % come previsione per il primo semestre 2015. È quanto è emerso dall'annuale presentazione dei dati di mercato per l'anno in corso e le previsioni 2015 svoltasi a Milano, nella sede di Cosmetica Italia. Il presidente Fabio Rossello ha commentato i dati preconsuntivi del secondo semestre 2014 sottolineando come «la farmacia regge, a differenza dei canali professionali che come nei precedenti report, continuano a cedere il passo. In particolare il settore di acconciatori e quello delle estetiste sono tra quelli che maggiormente subiscono perdite anche se, all'interno dei singoli canali ci sono delle disomogeneità di comportamento: ci sono ad esempio acconciatori e profumerie che dimostrano una forte reazione alla crisi e chiuderanno l'anno in maniera positiva».

Il mercato dell'industria cosmetica in Italia, che sottolinea Rossello essere uno dei maggiori vanti della nostra economia all'estero, si conferma molto forte nelle esportazioni, ancora in crescita del 5,5%: è il passaggio di cosmetici verso paesi extra UE (in particolare i paesi emergenti come Emirati Arabi, Sud America e Honk Kong) che consente di avere un bilancio positivo per quello che riguarda il fatturato globale del settore cosmetico ( +1%) e una previsione 2015 ancora più ottimistica (+2,3%). Il mercato interno infatti, soprattutto per la contrazione nei canali professionali, si prevede perderà ancora anche nel 2015. (-0,3%).

Interessante la disamina di Rossello per ciò che riguarda il calo della profumeria: «Sta vivendo una vera e propria crisi di identità, perché oggi viene vista come luogo di superficialità in un mondo invece che cambia e cerca sostanza e valori. È per questo motivo che i consumi di prodotti anche ad alto prezzo sono oggi direzionati in farmacia, riconosciuta come canale di fiducia». Un pensiero è rivolto anche alla Grande distribuzione, che vede il segno meno nel preconsuntivo 2014 e un lieve miglioramento previsto per il 2015 (+0,5). «Questa frenata della Gdo - afferma il presidente di Cosmetica Italia - è dovuta ai meccanismi promozionali che negli ultimi anni hanno annullato le marginalità. Ora finalmente ci si sta accorgendo che gli sconti su tutto, dappertutto e tutto l'anno, non servono a nessuno».

Cosmetica italia pone anche l'accento sull'affermazione dei nuovi percorsi di acquisto, come la multicanalità, le nuove forme di distribuzione organizzata - monomarca in primis - e il ricorso a nuove abitudini di acquisto con l'e-commerce e le vendite dirette. L'erboristeria conferma la sua crescita media annua del 2,4% e una previsione di +3% per il primo semestre 2015. Questo mercato, piccolo in valore assoluto, rispecchia la crescente attenzione verso il cosmetico di "derivazione naturale", che il consumatore cerca anche in canali non esclusivamente legati al green.

 

Fonte: Farmacista33 a cura di Simona Zazzetta

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