Nella revisione sull'impatto della rilevazione con un nuovo metodo di analisi, di frammenti di Dna provenienti da agenti virali in alcuni vaccini vivi attenuati, il Comitato ha stabilito che «la presenza inattesa di Dna virale in questi vaccini non rappresenta un rischio per la salute pubblica, perché il tipo di virus trovato non causa malattie nell'uomo». La revisione è stata avviata, su richiesta del direttore esecutivo dell'Agenzia, dopo l'individuazione di frammenti virali nei vaccini prodotti. Un gruppo di ricercatori ha analizzato diversi vaccini utilizzando una metodica tecnologicamente avanzata chiamata metagenomica, che viene normalmente utilizzata per monitorare la presenza di microrganismi in un ambiente specifico attraverso la ricerca di materiale proveniente dal loro Dna/Rna.
Fonte: www.farmacista33.it
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