Più formazione ad hoc per i ricercatori, per incentivare i brevetti biotecnologici ""made in Italy"". «Sono essenziali per lo sviluppo economico, in quanto sono la risultante di una sinergia tra Università e Centri di ricerca con imprese, specialmente con quelle di piccole e medie dimensioni che non hanno attività di ricerca in proprio e che rappresentano invece l'ossatura produttiva del nostro Paese». Lo ha spiegato, nel corso di un convegno a Roma organizzato dall'Associazione Dossetti, Leonardo Santi, direttore del Centro Nazionale per le Risorse Biologiche (Cnrb). «I brevetti biotecnologici - spiega Santi - sono un fattore cruciale delle attività innovative ed è per questo che l'Unione europea ha emanato una specifica direttiva, recepita con norme legislative nel nostro Paese. Si tratta ora - prosegue - di attuare un piano di incentivazione e informazione per addetti all'industria e per ricercatori così come previsto dalla programmazione brevettuale del ministero per lo Sviluppo economico». «Occorre - conclude - incentivare i brevetti biotecnologici con un'adeguata formazione di ricercatori e industrie. Per questo il Centro nazionale per le risorse biologiche ha messo a punto un progetto a livello nazionale nel contesto del programma dell'Ufficio italiano brevetti e marchi, direzione generale per la lotta alla contraffazione del ministero per lo Sviluppo economico».
Fonte: www.farmacista33.it
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