Roma, 4 maggio
Un ciclo annuale di trattamento con cladribina in compresse ha portato a una riduzione significativa della percentuale di ricadute cliniche di sclerosi multipla, della progressione della disabilità e delle lesioni cerebrali, nonché a un notevole aumento della proporzione di pazienti liberi da ricadute. Sono i risultati dello studio di fase III CLARITY1, controllato verso placebo, della durata di due anni (96 settimane), che ha utilizzato cladribina in compresse, la formulazione orale sperimentale della cladribina, nel trattamento di pazienti con sclerosi multipla recidivante-remittente. I dati - riporta in una nota Merck Serono, divisione di Merck KGaA - sono stati presentati per la prima volta nel corso di una relazione orale durante il 61esimo meeting annuale dell'American
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