Roma, 19 maggio 2008

La FDA è pronto a inasprire i controlli sulle pubblicità dirette al grande pubblico e che hanno per oggetto i medicinali. Grazie a una nuova legge entrata in vigore a marzo, e in previsione di un'audizione ufficiale presso il Congresso statunitense, la Food and Drug Administration (Fda) sta rafforzando il monitoraggio su spot televisivi e pagine promozionali che riguardano i farmaci con obbligo di prescrizione, soprattutto al fine di controllare e studiare gli effetti che essi possono avere su bambini, anziani e minoranze etniche. Solo nel 2005, negli Stati Uniti - riporta Reuters - le compagnie farmaceutiche hanno speso quasi 30 miliardi di dollari in pubblicità, di cui quattro per gli spot diretti ai consumatori e 'solo' 429 milioni per iniziative promozionali dirette ai medici. Queste cifre hanno fatto allarmare la Fda che, grazie a una nuova legge entrata in vigore quasi tre mesi fa, ha acquistato il potere di passare al setaccio tutti gli spot che intendono arrivare al grande pubblico e di porre il veto su quelli ritenuti fuorvianti. ""Spesso le pubblicità consigliano di consultare il proprio medico - fa notare Ellen Peters, una ricercatrice dell'università dell'Oregon che fa parte di un panel di esperti Fda incaricati di rafforzare i controlli - ma non abbiamo abbastanza dati per confermare che il pubblico comprenda realmente i rischi e i benefici dei prodotti"". ""Dobbiamo trovare il modo - aggiunge Michael Goldstein, direttore associato del gruppo no profit Institute for Healthcare Communication - per colmare l'enorme gap di informazioni ed evidenze che abbiamo sugli effetti della pubblicità sui farmaci"", considerando anche le recenti accuse fatte alle industrie farmaceutiche e su cui le autorità stanno investigando: in particolare, sotto la lente dell'Agenzia Usa è il linguaggio utilizzato negli spot televisivi, spesso troppo veloce e arricchito di particolari che enfatizzano gli effetti positivi dei prodotti.       

Fonte
Adnkronos Salute

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