Roma, 13 dicembre 2007

''Il credito d'imposta del 40% fino a un tetto di 50 milioni di euro per l'attività svolta con le università e i centri di Ricerca pubblici è un segnale importante e molto apprezzato dalle imprese del farmaco, che sostengono la ricerca farmaceutica in Italia per oltre il 90%, investono oltre un miliardo di euro all'anno e occupano più di 6.000 ricercatori"". Lo afferma il presidente di Farmindustria Sergio Dompè, commentando l'annuncio del ministro dello Sviluppo economico Pierluigi Bersani, del via libera dell'Unione europea al credito d'imposta 2007, che sblocca in modo automatico anche quello previsto dalla Finanziaria 2008.""Il Governo - afferma Dompè in una nota - viene incontro così all'esigenza sottolineata da Farmindustria di incentivare un'attività ad altissimo rischio (solo una molecola su 10.000 si trasforma in farmaco) e a elevatissimo costo (per un nuovo farmaco si investono molte centinaia di milioni di euro). E' in definitiva una misura che, insieme ai tagli dell'Ires e Irap, rappresenta un vero e proprio 'tonico' che consentirà - almeno in parte - di ridurre il gap con l'Europa, di recuperare competitività e attrarre nuovi investimenti inItalia. Le imprese del farmaco - conclude - sono convinte, con questa norma, di avere la possibilità di incrementare del 40% in tre anni la ricerca clinica più innovativa nel Paese, che ospita sul proprio territorio vere e proprie eccellenze internazionali in diverse aree terapeutiche''.      

Fonte
Adnkronos Salute

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