Firenze, 22 novembre 2007

L'8% di tutte le  segnalazione degli effetti secondari dei farmaci, fatte dai camici bianchi italiani, porta la firma dei medici di famiglia della Società  italiana di medicina generale (SIMG). E, se si considerano solo i  medici di famiglia, le segnalazioni SIMG arrivano al 25%, anche se  l'associazione rappresenta meno del 20% dell'intera categoria con i  suoi 7.500 iscritti. Lo ha ricordato Claudio Cricelli, presidente  della SIMG, che oggi a Firenze ha aperto il 24esimo congresso della società scientifica. Cricelli ha sottolineato la difficoltà dei camici bianchi nella farmacovigilanza non sempre sostenuti e incentivati in questa pratica. ''In Italia - spiega il presidente della SIMG - abbiamo sempre avuto  poche segnalazioni sugli effetti collaterali dei farmaci. Ma da quando ci siamo impegnati in prima linea in questo settore, attraverso la rete Pharmasearch, in cui un piccolo gruppo di colleghi è stato  mobilitato per segnalare sistematicamente tutte le osservazioni di eventi avversi, ci siamo resi conto che questa piccola squadra di 280 professionisti invia circa l'8% di tutte le segnalazioni fatte dai  camici bianchi italiani''.

Fonte
Adnkronos Salute

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