Roma, 13 novembre 2007

AssoGenerici valuta positivamente l'operato del Senato che quest'oggi ha respinto l'emendamento inserito nella Legge Finanziaria 2008 in merito all'introduzione di un ""nulla osta"" da parte dell'Ufficio Italiano Brevetti e Marchi, che attesti e certifichi che la copertura brevettuale complementare del principio attivo sia effettivamente scaduta. In una nota ufficiale, l'Associazione Nazionale dei Produttori di Farmaci Generici sottolinea come la previsione di un ulteriore requisito, consistente in un vero e proprio ""nulla osta"" da parte di un organo esterno a quello competente in merito alla valutazione dell'efficacia e della sicurezza del medicinale - requisito del tutto ignorato dalle legislazioni degli altri Stati membri - contrasti irrimediabilmente con le norme comunitarie e costituisca un serio ostacolo alla realizzazione dello sviluppo del mercato interno. Si tratta - prosegue l'AssoGenerici - di limitazioni che non possono essere giustificate dalla necessità di offrire piena tutela alla proprietà industriale (rispetto alla quale il ""nulla osta"" è del tutto irrilevante). Perché, se così fosse, non si comprenderebbe la ragione della limitazione ai soli medicinali equivalenti. - AssoGenerici ricorda - come le privative brevettuali siano suscettibili di essere violate tanto dal medicinale equivalente o generico, quanto da quello di marca. Pertanto, tale limitazione dimostrerebbe, ancora una volta, la palese portata discriminatoria nei confronti dello sviluppo, anche nel nostro paese, di un mercato maturo dei farmaci generici/equivalenti. Per ora il pericolo è stato sventato, noi ci auguriamo - conclude la nota AssoGenerici - che tale iniziativa non venga riproposta in futuro, poiché, in caso contrario, l'Associazione intraprenderà tutte le azioni legali nelle sedi più opportune, affinché sia garantito il legittimo accesso sul mercato dei medicinali generici, come avviene in tutti gli altri paesi europei.

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