Roma, 13 novembre 2007
Le specificità dei farmaci innovativi, il loro ruolo nella spesa farmaceutica e le misure necessarie per tutelare l'innovazione e salvaguardare l'accessibilità a tali prodotti da parte dei pazienti. Questi, in sintesi, i temi principali affrontati nell'ambito della tavola rotonda ''L'accesso ai farmaci innovativi'', che si è tenuta oggi a Roma, presso il Senato. L'incontro è stato promosso da Assobiotec, l'Associazione nazionale per lo sviluppo delle biotecnologie, che fa parte di Federchimica, con la collaborazione della Commissione Igiene e Sanità del Senato. Nell'occasione sono intervenuti, oltre a Roberto Gradnik, Presidente di Assobiotec. Ignazio Marino, Presidente XII Commissione Igiene e Sanità del Senato, il senatore Antonio Tomassini, Presidente Commissione Parlamentare d'inchiesta sull'efficienza e l'efficacia del SSN, il senatore Cesare Cursi, Vice Presidente XII Commissione Igiene e Sanità del Senato, l'onorevole Dorina Bianchi, Vice Presidente XII Commissione Affari Sociali della Camera, il dottor Nello Martini, Direttore Generale AIFA, il professor Francesco Saverio Mennini, CEIS Sanità - Facoltà di Economia, Università di Tor Vergata e Sergio Dompé, Presidente di Farmindustria. ""Chiediamo che finalmente il nostro paese adotti le misure indispensabili per premiare chi fa Ricerca e Sviluppo di prodotti innovativi. Per questo motivo è necessario che la Finanziaria in discussione in questi giorni venga modificata, e che i primi timidi segnali, che pure sono stati introdotti, siano resi più incisivi, al fine di garantire concretamente una inversione di tendenza rispetto al passato, che premi chi sceglie di investire nell'innovazione nel nostro paese''. Questo l'appello di Roberto Gradnik, Presidente di Assobiotec. ''In quest'ottica chiediamo che venga eliminato il tetto sulla spesa farmaceutica ospedaliera pura, compreso quello sui farmaci che - pur dispensati per questa via - soggiacciono a meccanismi di prescrizione esclusivamente specialistica''.
ha sottolineato. ''In assenza di un provvedimento in questa direzione, infatti, i pazienti italiani continueranno di fatto a veder limitata la loro possibilità di accedere ai farmaci più innovativi''. ''E' necessario inoltre riconoscere un premium price ai prodotti biotech, l'unico strumento per consentire, a chi investe in ricerca e sviluppo, una stabile programmazione del ritorno finanziario e dunque degli ulteriori investimenti. Ma è del pari necessario che la valutazione del tasso di innovatività in base al quale attribuire il premium price sia condotta sulla base di criteri obiettivi, trasparenti e prevedibili'' prosegue Gradnik, che sollecita anche ''un'azione del Ministero della Salute volta a promuovere percorsi di sperimentazione clinica dedicati alle terapie più innovative e promettenti, quali la terapia cellulare e la terapia genica, e la contemporaneità a livello nazionale nella negoziazione dei criteri di rimborsabilità e delle condizioni di accesso dei farmaci biotech''. ""
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