Roma, 6 novembre 2007

 

""Oggi si riunirà il Tavolo tecnico di concertazione al ministero della salute, che potrebbe decidere uno scambio perverso sulla pelle dei cittadini: eliminare la presenza obbligatoria del farmacista nei nuovi punti vendita dei farmaci da banco aperti nella Grande distribuzione e nelle parafarmacie in cambio della mancata autorizzazione alla vendita dei farmaci di fascia C con ricetta"" (autorizzazione prevista in un emendamento già licenziato dall'Aula della Camera e ora all'esame del Senato). Lo affermano in una nota il Movimento difesa del cittadino e il Movimento consumatori. ""A questo tavolo - riferiscono ancora le associazioni a difesa dei cittadini in una nota - sono presenti la Federazione degli Ordini dei farmacisti (Fofi), Federfarma (titolari di farmacia), Assofarm (farmacie comunali) e Admenta, la società appartenente a un gruppo leader in Europa della distribuzione intermedia, protagonista nel nostro Paese delle maggiori acquisizioni di farmacie comunali nelle grandi città, come Bologna e Milano, e fortemente interessato al mantenimento dell'attuale sistema, che è stata la causa del procedimento d'infrazione aperto dalla Corte di Giustizia di Bruxelles contro l'Italia"". ""La scelta di rinunciare alla presenza del farmacista nei punti vendita dei farmaci da banco - ammoniscono - è una clamorosa retromarcia del ministero della salute e della stessa Fofi sui presunti rischi per la salute dei cittadini dalla vendita dei farmaci da banco fuori dalle farmacie. Su questa 'necessità' del farmacista, peraltro, Federfarma ha speso milioni di euro per una campagna su tutti i mass media quando voleva contrastare il Decreto Bersani di liberalizzazione della vendita dei farmaci da banco, che a un anno dalla sua applicazione ha registrato un alto gradimento dei consumatori, creando anche centinaia di nuove opportunità di lavoro per giovani farmacisti. Il cedimento del ministro Turco, in singolare convergenza con gli interessi delle lobbi dei farmacisti titolari, delle associazioni di categoria delle farmacie pubbliche e della grande distribuzione - accusano - sarà contrastato in tutti i modi dal Movimento difesa del cittadino e dal Movimento consumatori, che richiamano il ministro a una maggiore coerenza e a una indipendenza di giudizio che sarebbe gravemente compromessa da questa scelta. Le associazioni invitano inoltre il ministro dello Sviluppo economico Pier Luigi Bersani a intervenire per evitare un tradimento clamoroso delle attese dei cittadini''.

 

Fonte

Adnkronos Salute

Articoli Correlati

Da farmaci contraffatti perdite per 10 miliardi euro e 38 mila posti di lavoro

La presenza di farmaci contraffatti nel mercato Ue provoca ogni anno alle aziende farmaceutiche che agiscono nel rispetto della legge una perdita...

Rapporto biotech: 202 farmaci disponibili e 324 in sviluppo

Tra grandi medie e piccole sono 211 le aziende italiane di farmaci biotecnologici che danno lavoro a 3.816 addetti con un fatturato complessivo di...

DDL Lorenzin, audizione Fofi: sconfezionare farmaci per allestire galenici

La possibilità di sconfezionare farmaci per allestire preparazioni galeniche tagliate su misura per i pazienti l'aggiornamento del tariffario...

Biosimilari, l'approccio europeo: sicurezza nella flessibilità

Per garantire la diffusione in tempi ragionevoli di soluzioni terapeutiche innovative a costo ridotto occorre cercare un equilibrio flessibile...

comments powered by Disqus