La Finanziaria 2008 sarà cruciale per il futuro del comparto farmaceutico, fortemente penalizzato negli ultimi anni da una serie di interventi fra cui 18 manovre di taglio sui prezzi"". A delineare le aspettative del settore è Alberto Chiesi, coordinatore delle imprese farmaceutiche italiane medio-grandi aderenti a Farmindustria, venerdì a Milano durante il convegno 'Il futuro dell'industria farmaceutica: Lombardia, Italia, Europa'. Chiesi invoca ""regole chiare e trasparenti"", nonché ""meccanismi adeguati e corretti per la definizione di un tetto di spesa che tenga però conto dei prezzi dei medicinali antecedenti al 2007"". Tutte le aziende, sottolinea Chiesi, esprimono ""totale contrarietà all'ipotesi di un meccanismo di ripiano della spesa territoriale con un onere del 100% a carico della filiera privata, cui oggi spetta il 60%, con il restante 40% lasciato alle Regioni. Caricare tutto sulle spalle della filiera privata significherebbe infatti deresponsabilizzare del tutto una parte del sistema - avverte - Il ripiano della spesa dovrebbe essere attuato invece attraverso meccanismi diversi"", e prima di tutto tramite ""un sistema di pay-back quando il tetto nazionale viene superato"". Concorda Giovanni Recordati, presidente dell'omonimo gruppo: ""Penalizzando le industrie farmaceutiche non si fa un buon servizio al Paese - afferma - E' giunto il momento di voltare pagina, definendo regole condivise e un nuovo sistema di negoziazione dei prezzi che premi l'innovazione"". Una parola d'ordine per tutte le società italiane con ambizioni internazionali. L'apertura al dialogo con il mondo  dell'industria, da parte delle istituzioni, viene ribadita da Antonio  Addis, direttore Ufficio informazione farmaci dell'AIFA, secondo il quale il momento è propizio per definire regole condivise. ""Ci troviamo nella situazione ideale"",  assicura, grazie a strumenti preziosi quali ""il nuovo Patto per la  salute, il nuovo Patto per la farmaceutica e il tavolo di concertazione fra aziende, Governo e Regioni i cui risultati verranno  discussi nell'ambito della nuova Finanziaria"", conferma. La nuova piattaforma prevede innanzitutto ""regole condivise"" e  dà all'ente regolatore il ruolo di ""arbitro del sistema"". Gli  obiettivi principali sono ""rideterminare i tetti della spesa  farmaceutica, implementare il meccanismo del pay-back, definire un  nuovo sistema di prezzi con l'attribuzione di budget annuali alle  aziende, ridefinire i margini e stabilire un sistema di incentivi alla Ricerca e sviluppo"". Quanto al nuovo sistema dei prezzi, ricorda  Addis, ""il caposaldo sarà il principio secondo cui i farmaci non sono tutti uguali. I medicinali equivalenti, con un prezzo di riferimento, saranno lo strumento grazie al quale recuperare risorse; per i medicinali coperti da brevetto si pensa a un incremento programmato, e per quelli innovativi un premio di prezzo"". Certamente, però, ""bisognerà decidere insieme cosa si intende per farmaco innovativo. Per parlare di innovazione, infatti, non basta un brevetto"", dice l'esperto. 

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