Torino, 22 gennaio 2007
I farmaci salvavita prescritti all'estero non devono essere negati ai pazienti. E' quanto chiede il vicecapogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale del Piemonte, Luca Pedrale, che ha presentato un'interrogazione alla giunta regionale per cercare di chiarire quale atteggiamento si vuole tenere verso i malati che hanno in atto un piano terapeutico in Francia. ''A un paziente operato d'urgenza di tumore all'intestino all'ospedale di Briancon - spiega Pedrale - è stata negata da un oncologo piemontese la prescrizione, già fatta da un collega francese, di un farmaco salvavita. Il malato ha dunque dovuto acquistarlo di tasca propria spendendo 1300 euro''. Il farmaco - sostiene il vicecapogruppo - ''si è dimostrato di notevole efficacia nel trattamento dell'anemia, il costo è quindi notevole, ma è assolutamente indispensabile come farmaco''. Nell'interrogazione, Pedrale chiede dunque alla presidente della Regione, Mercedes Bresso ''di chiarire i motivi per cui, nel caso di piani terapeutici chemioterapici effettuati all'estero, non è prevista dal servizio sanitario la prescrizione di un farmaco tanto importante per la vita di pazienti''.
Fonte
Adnkronos Salute
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