Roma, 31 ottobre 2006

''Su 13 mila cause pendenti per errori medici, solo il 10% si conclude con la condanna degli operatori. Se a ogni segnalazione d'errore scatta automaticamente un procedimento giudiziario, questo vuol dire che il sistema va rivisto''. Lo ha sottolineato il ministro della Salute Livia Turco, al termine della registrazione della puntata di 'Porta a porta' sugli errori medici. Per il ministro, ''il tribunale non è sempre il terreno più proprio per tutelare i cittadini e difendere la professionalità degli operatori, nè per prevenire gli errori''. Il sistema va rivisto anche ''per consentire al medico di avere più coraggio nel denunciare l'errore commesso e discuterlo con i propri colleghi. Per evitare il contenzioso penale - prosegue la Turco - bisogna agire su tre livelli: la segnalazione del cittadino può arrivare per esempio al Centro nazionale di riferimento sugli errori medici, istituito l'8 ottobre; va promossa la discussione fra medici e vanno attivate procedure consensuali fra medici e pazienti per risolvere i casi al di fuori dei tribunali, quando si può''.

Fonte
Adnkronos Salute



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