Roma, 16 giugno 2006
""Il problema non è dove trovare il farmaco, ma è perché assumerlo. Anche i farmaci da banco sono pur sempre farmaci a tutti gli effetti, pertanto assimilarli ai beni di consumo non può che portare a quei pericoli per la salute pubblica già evidenziati nei paesi in cui la vendita è libera. Il problema è puramente di salute e ridurlo solamente ad un problema economico non è di giovamento proprio alla salute dei cittadini.'' Lo ha detto Andrea Mandelli vicepresidente della Federazione Ordini dei Farmacisti Italiani, intervenuto ai microfoni di Radio 24 durante la trasmissione Linea 24 sul tema della vendita dei farmaci nella grande distribuzione. ''L'acquisto di un farmaco - ha aggiunto - deve essere legato all'utilizzo reale nel momento del bisogno. Quindi è preferibile andare in farmacia quando si ha un sintomo, piuttosto che aggiungere nel carrello della spesa settimanale un prodotto di cui non si conosce né il momento d'utilizzo, né la modalità, né tanto meno quanto sia appropriato per il sintomo che si ha''. In risposta all'accusa che neanche in farmacia c'è interazione tra il consumatore e il farmacista, Mandelli precisa che ''tutti i farmacisti svolgono con coscienza un ruolo importante che viene riconosciuto dalla gente''.
Fonte
Adnkronos Salute
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