Milano, 13 marzo 2006

Primo semaforo rosso per l'anticancro Gemzar* (gencitabina) di Eli Lilly contro il cancro all'ovaio, dal comitato di esperti della Food And Drug Administration (Usa). Secondo il panel, il medicinale, usato in combinazione con un chemioterapico, non sembra migliorare in modo adeguato la sopravvivenza e invece aumenta la tossicità nelle pazienti con una forma avanzata di questo tumore. Il farmaco iniettabile è già approvato negli States per trattare i tumori di polmoni, pancreas e seno. Lilly stava cercando di ottenere il via libera in Usa per commercializzare Gemzar* anche nel trattamento del cancro all'ovaio, in combinazione con il carboplatino. Ma nel rapporto dello staff della Fda, gli esperti spiegano che la combinazione dei due medicinali estende il periodo di tempo in assenza di progressione della malattia di 2,8 mesi, ma non è chiaro se ne valga la pena in termini di tossicità. Ora la Fda prenderà la sua decisione finale sull'eventuale autorizzazione della molecola, approvata per il tumore all'ovaio in diversi paesi europei nel 2004.

Fonte
Adnkronos Salute


Articoli Correlati

Da farmaci contraffatti perdite per 10 miliardi euro e 38 mila posti di lavoro

La presenza di farmaci contraffatti nel mercato Ue provoca ogni anno alle aziende farmaceutiche che agiscono nel rispetto della legge una perdita...

Rapporto biotech: 202 farmaci disponibili e 324 in sviluppo

Tra grandi medie e piccole sono 211 le aziende italiane di farmaci biotecnologici che danno lavoro a 3.816 addetti con un fatturato complessivo di...

DDL Lorenzin, audizione Fofi: sconfezionare farmaci per allestire galenici

La possibilità di sconfezionare farmaci per allestire preparazioni galeniche tagliate su misura per i pazienti l'aggiornamento del tariffario...

Biosimilari, l'approccio europeo: sicurezza nella flessibilità

Per garantire la diffusione in tempi ragionevoli di soluzioni terapeutiche innovative a costo ridotto occorre cercare un equilibrio flessibile...

comments powered by Disqus