Roma, 30 dicembre 2006
Più trasparenza sui dati dei nuovi farmaci allo studio, pur con qualche pecca da parte di alcune aziende farmaceutiche. È quanto emerge da una nuova analisi del registro federale statunitense, creato nel 2000 come parte della Food and Drug Administration, addetta al monitoraggio. Così, secondo un rapporto pubblicato sul New England Journal of Medicine, mentre la Merck & Co, sulla scia del caso Vioxx*, ha fatto progressi su questo fronte, l’ammonizione scatta per Pfizer, GlaxoSmithKline Plc e Novartis, che pure segnano miglioramenti rispetto al passato. A mostrare ottimismo sui progressi della registrazione di trial clinici è Deborah Zarin, del National Library of Medicine. “Cresce il numero delle registrazioni - spiega - comprese quelle di alcune aziende statunitensi che stanno sperimentando nuovi farmaci in altri Paesi”. Il registro include studi realizzati da università, industrie e governi. Pur se attivo dal 2000, non ha ottenuto la partecipazione di gran parte delle aziende farmaceutiche fino al settembre 2004, quando gli editori delle riviste scientifiche hanno deciso di non pubblicare più studi che non erano stati precedentemente inseriti in un registro pubblico.
Fonte
Adnkronos Salute
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