Roma, 5 luglio
Brusca frenata per le vendite dei farmaci da banco in Italia nel 2004, con un -4,9% rispetto al 2003. Il dato e' emerso a Roma durante la presentazione dell'Osservatorio sull'automedicazione 2005, organizzato dalla Anifa (Associazione nazionale industria farmaceutica dell'automedicazione).
Nel 2004 - ha riferito l'Anifa - gli Otc (i farmaci cosiddetti di fascia C bis, cioe' non soggetti a prescrizione medica, pubblicizzabili al pubblico e non rimborsabili dal Servizio sanitario nazionale) hanno subito una flessione di vendite, con 227 milioni di confezioni in meno (-4,9%) e un calo del fatturato pari all'1% (-1.494 milioni di euro). ''Le cifre mostrano che nel 2004 non c'e' stato un aggravio di spesa per i cittadini, anzi la spesa per i farmaci da automedicazione ha subito una pesante contrazione che si sta prolungando nel 2005'', ha spiegato Nello Martini, direttore generale dell'Agenzia del farmaco (Aifa). ''Una delle vie per uscire da questa strettoia - ha proseguito - potrebbe essere quella di favorire il passaggio di farmaci dall'obbligo della prescrizione all'automedicazione, in un quadro normativo nuovo che riconosca automaticamente come Otc in Italia quei prodotti che lo sono gia' nei Paesi Ue''. ''Dobbiamo uscire dalla contraddizione attuale - ha sottolineato Angelo Zanibelli, presidente dell'Anifa - Gli italiani sono sensibili all'autocura, tipica delle societa' evolute, ma i dati di mercato mostrano che l'automedicazione stenta a trovare spazi''.
Secondo l'Anifa, via d'uscita dalla crisi attuale e' il ricorso alla competitivita'. ''Il decreto Storace e' il primo passo, ma non ci si puo' limitare all'aspetto dell'abbassamento dei listini al pubblico - ha aggiunto Zanibelli - Chiediamo piu' possibilita' di scelta per i cittadini e meno limiti alle aziende in fatto di comunicazione, con un uso piu' esteso dei marchi e della pubblicita', anche per quanto riguarda il prezzo del farmaco. Non serve vendere questi farmaci al supermercato. Piuttosto e' lo scaffale delle farmacie che deve diventare un piccolo mercato, con prodotti a portata di mano dei cittadini, affiancati dal farmacista come consulente''.
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