Milano, 30 agosto 2007
""Boehringer Ingelheim, in accordo con le competenti autorità sanitarie tedesche, ha deciso di ritirare volontariamente i suoi prodotti a base di clobutinolo cloridrato in tutti i Paesi in cui questi sono commercializzati"". Lo precisa la società in una nota, dopo la comunicazione dell'Agenzia italiana del farmaco sui termini del provvedimento in Italia, dove il prodotto è commercializzato dal gruppo con il marchio Silomat, come sciroppo e gocce orali. Il gruppo ricorda inoltre che il principio attivo non è coperto da brevetto. Sul mercato ci sono quindi anche farmaci a base di clobutinolo dei quali Boehringer ""non è responsabile"". Finora, sottolinea l'azienda, ""il clobutinolo risultava ben tollerato, secondo i dati del mercato mondiale che, dal 1961 ad oggi, conta circa 200 milioni di pazienti trattati, e sulla base dei safety report ricevuti"". Ma ""nuovi dati di uno studio clinico con soggetti sani condotto da Boehringer Ingelheim e analizzati negli ultimi giorni suggeriscono che non può essere escluso un potenziale rischio di aritmia cardiaca. Questo potenziale rischio può essere molto basso, ma, considerando l'indicazione e la disponibilità di alternative terapeutiche, Boehringer Ingelheim ha deciso, nell'interesse della salute dei pazienti, di ritirare i prodotti contenenti clobutinolo come misura precauzionale"", aggiunge. ""Consideriamo nostro dovere valutare attentamente ogni nuova informazione che l'azienda ha a disposizione - commenta Andreas Barner, vice chairman del Board dei Managing Directors e responsabile delle aree Ricerca, Sviluppo e Medica della casa farmaceutica tedesca - e attivare misure responsabili per minimizzare ed evitare anche potenziali rischi ai pazienti. Dunque, abbiamo deciso di ritirare volontariamente il clobutinolo"". I pazienti che interrompono la cura con clobutinolo devono rivolgersi al proprio medico o farmacista per alternative terapeutiche. Considerato che ""gli effetti farmacologici sono transitori"", chi avesse assunto in precedenza clobutinolo non deve preoccuparsi circa potenziali effetti indesiderati ritardati.
Fonte
Adnkronos Salute
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