Milano 21 maggio 2007

La tedesca Boehringer Ingelheim rinuncia ai diritti di brevetto, nei paesi in via di sviluppo, sull'antiretrovirale nevirapina, usato per l'infezione da HIV. In questo modo si permetterebbe alle aziende di medicinali generici di produrre il farmaco a costi accessibili. Lo annuncia l'azienda in una nota, sottolineando di avere ""emesso una dichiarazione rivolta a tutti i produttori di generici riconosciuti dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms)"", mettendo nero su bianco che ""i brevetti sulla nevirapina non saranno in vigore nei Paesi in via di sviluppo"", e che questi ""non dovranno versare a Boehringer Ingelheim diritti di brevetto o altre tasse"". Il gruppo, prosegue il comunicato, ""ha deciso inoltre di introdurre per la nevirapina un prezzo preferenziale ancora più basso, pari a 0,60 dollari americani. Questo significa che, nei Paesi africani e in tutti gli altri Stati definiti a basso reddito dalla classifica stilata dalla Banca Mondiale (circa 78 Paesi), il costo giornaliero della terapia con nevirapina verrà in media dimezzato rispetto al precedente prezzo preferenziale"". E ancora: ""In 67 Paesi con un reddito di livello medio, quali alcune nazioni del Centro e del Sud America o dell'Est Europeo, che non rientrano nella classifica della Banca Mondiale, il prezzo del trattamento giornaliero verrà ridotto a 1,20 dollari americani. Quest'ultimo prezzo rappresenta uno sconto superiore al 90% rispetto al prezzo del trattamento nei Paesi a elevata industrializzazione"". Il prezzo preferenziale è l'unico modo di risolvere i conflitti propri della lotta all'Aids - commenta il presidente di Boehringer Ingelheim, Alessandro Banchi - Infatti, mantenendo il prezzo applicato nei Paesi industrializzati, possiamo finanziare i nostri elevati costi di ricerca e sviluppo di nuovi farmaci innovativi, e nel contempo offrire farmaci a prezzi accessibili ai pazienti dei Paesi poveri, che altrimenti non potrebbero permettersi questi antiretrovirali"".

Fonte
Adnkronos Salute

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