Milano, 2 febbraio 2007

""Non dovrebbe, almeno per ora, interessare l'Italia"" il taglio di 3 mila posti di lavoro 'spalmato' su tre anni annunciato dall'anglo-svedese AstraZeneca nell'ambito del suo programma di razionalizzazione dei centri produttivi mondiali. A quanto apprende l'ADNKRONOS SALUTE, infatti, ""al centro di produzione italiano con sede a Caponago (Milano), che impiega 550 persone ed è focalizzato sulla produzione dell'anestetico Diprivan* (propofolo), non sono fino ad ora arrivate comunicazioni particolari. Né sono giunti segnali negativi, nemmeno l'invito ad avviare un dialogo in merito con le organizzazioni sindacali interne"" allo stabilimento. L'annuncio dell'intenzione di ridurre il numero dei dipendenti di ""circa 3 mila unità"", pari al 4,6% della forza lavoro globale, è stato dato ieri agli azionisti durante l'assemblea annuale di Londra, in occasione della quale sono stati presentati i dati di bilancio relativi al quarto trimestre 2006 e all'intero esercizio. L'obiettivo del provvedimento è riorganizzare la produzione per poter fronteggiare al meglio la competizione dei generici sui brevetti prossimi alla scadenza, mantenendo forti le performance finanziarie. Per realizzare il progetto, l'azienda prevede spese per 500 milioni di dollari, di cui 300 milioni cash.

Fonte
Adnkronos Salute