Milano, 4 settembre 2006

Fondato da Farmitalia a metà anni sessanta, dal 1980 il Nerviano Medical Sciences è stato il cuore della ricerca Farmitalia-Carlo Erba dopo la fusione tra le due aziende. Seguendo le sorti della nuova società, è passato di mano in mano fino a diventare Pharmacia e infine, nel maggio 2004, 'spin-off' di Pfizer rilevato al 100% dalla Congregazione dei Figli dell'Immacolata Concezione. Che in questo modo l'ha restituito all'Italia come il più grande centro di ricerca farmacologica in campo oncologico attivo nel nostro Paese e fra i principali di tutta Europa. Da quando l'americana Pfizer ha ceduto il sito alle porte di Milano, il 14 maggio 2004, “il Nms è riuscito a ridurre del 20% i suoi costi operativi senza toccare un solo posto di lavoro - ha sottolineato l'amministratore delegato, Giampiero Duglio - Dai 680 dipendenti che avevamo in partenza”, per il naturale turnover “siamo oggi a 650. E abbiamo anche portato a termine una cinquantina di inserimenti: ricercatori italiani, ma a sorpresa anche stranieri”. E ancora, “siamo partiti da una dote finanziaria di 200 milioni di euro - ha continuato l'ad - Secondo Pfizer sarebbero dovuti bastare per 24 mesi, invece prevediamo di raggiungere i 36”. Non solo. “Se prima il Nms era solo un centro di costo - ha tenuto a precisare Duglio - oggi è anche un polo di ricavo: le Unità di sviluppo preclinico e di Scienze farmaceutiche, oltre a seguire i nostri progetti, operano per non meno del 50% della loro capacità anche per aziende terze italiane e soprattutto straniere, sia farmaceutiche che biotech. E il successo di questi servizi sul mercato è testimoniato da un fatturato pari a 25 milioni di euro per anno”. Il Nms è impegnato in 12 linee di ricerca sulle terapie targettizzate, “pubblica 60 articoli l'anno su riviste internazionali, in due anni ha presentato domanda per 10 nuovi brevetti” e in febbraio ha siglato un accordo con il colosso Usa Bristol-Myers Squibb (Bms). Infine, ha concluso Duglio, “sottoscriveremo a brevissimo termine, probabilmente entro il mese, il primo contratto per dare in licenza un nostro progetto”.

Fonte
Adnkronos Salute

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