Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) i farmaci contraffatti nel 2006 si sono aggiudicati ben il 10% del mercato globale, con punte del 50% nei paesi in via di sviluppo e percentuali meno preoccupanti in Europa. Ma il problema sta emergendo con vigore anche nel Vecchio Continente e le aziende farmaceutiche corrono ai ripari consigliando ai pazienti di non comprare pillole e sciroppi su internet, ma soprattutto incaricando esperti di scovare e studiare i falsi e introducendo nuovi sistemi di tracciabilità dei medicinali. La francese Sanofi-Aventis, ad esempio, che a Tours (Parigi) ha inaugurato il nuovo laboratorio centrale anti-contraffazione, utilizza da qualche tempo un'etichetta di sicurezza che viene posta sulle confezioni dei prodotti a rischio e non può essere falsificata. Ma a partire da gennaio 2011, verrà introdotta in tutti i Paesi europei una tecnologia di tracciabilità basata sull'uso di codici a barre 2D, chiamata Datamatrix. Di che cosa si tratta? 
 
""L'obiettivo finale dell'utilizzo di tale codice - ha spiegato il presidente di Sanofi-Aventis, Jean-Francois Dehecq - è garantire la tracciabilità di ogni singola confezione lungo l'intera catena distributiva, dal farmacista al consumatore finale, il malato"". L'azienda parigina inizierà nel 2009 a produrre medicinali con questa speciale marchiatura e parallelamente sarà avviato un progetto pilota di verifica del sistema nelle farmacie della Germania. Dalle statistiche europee emerge intanto un forte aumento dei sequestri di farmaci contraffatti ai controlli doganali, per un totale di 2,7 milioni di prodotti sequestrati nel 2006, con una crescita di ben il 384% rispetto al 2005. Oggi, i medicinali maggiormente oggetto di falsificazione comprendono le terapie moderne per il trattamento di gravi patologie (cancro, malattie cardiache, ipercolesterolemia, ipertensione, disturbi psicologici e infezioni) mentre in passato la contraffazione era un fenomeno che riguardava soprattutto i medicinali che offrono un miglioramento dello stile di vita come, per esempio, quelli contro le disfunzioni erettili. Internet e le farmacie virtuali rimangono il mezzo di diffusione e acquisto principale per questo genere di falsi: secondo l'Oms, più del 50% dei farmaci acquistati sul web, su siti che non rivelano la propria sede fisica, è contraffatto.

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